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Oh, un vecchio diario.
Anche tu iniziavi con “Caro diario…“? Io dovrei dire “Caro diario“… ma illustrato ! Ai tempi, anche se non andavo più a scuola, facevo un disegnino ogni volta che succedeva qualcosa, o tutte le volte che ne avevo voglia, per ricordare quella giornata.

Non solo un notebook per organizzarsi

“Caro taccuino Moleskine”… dovrei forse iniziare così. Questo era il mio preferito. Ne ho una marea di questa marca, si sono poi susseguiti notebook di tutti i tipi, e sono passata anche al bullet journal che, come saprai, è un modo differente e praticissimo di organizzare la tua agenda quotidiana, mensile o anche gli impegni a lunga scadenza, servendoti soltanto di un quaderno, un notebook o taccuino che sia. Questo per me era una via di mezzo fra uno sketchbook e il mitico “caro diario”… ma – come ti dicevo -illustrato da me come vedi nella foto, con una vignetta o un disegnino ogni volta che volevo ricordare qualcosa.

Rispolverare i ricordi

Se utilizzi un planner ( o il diario, o un notebook) da tempo o ami riguardare i vecchi diari, sai come ci si sente quando si rispolvera una di queste meraviglie (a volte ci vergogniamo anche di quello che avevamo scritto!) che magari avevi rimosso.
Ah, che meraviglia i quando, assieme ai compagni di scuola, disegnavi e lasciavi scritte sul tuo diario o quello altrui. Che divertimento riscoprire i bigliettini che gli amici o i compagni di classe ti lasciavano sul banco o sulla scrivania e che avevamo conservato!
Non dirmi che a scuola non ritrovavi anche tu dentro l’astuccio misteriose dichiarazioni d’amore, oppure richieste di appuntamenti dagli amici, per ritrovarsi dopo la lezione!

Invece del taccuino illustrato…

In ufficio invece spesso utilizzavamo il blocco note. Quando ancora il GDPR non imponeva regole così restrittive anche se giuste, non appena qualcuno si alzava per una pausa, ci si appropriava del suo PC, gli si scriveva di tutto su un file che poi si lasciava aperto a tutto schermo. Così tornavi alla scrivania e trovavi una scritta imbarazzante a caratteri cubitali e cominciavi a guardarti attorno un po’ per capire chi lo aveva scritto, un po’ nella speranza che nessun altro lo avesse letto.
Di sicuro non ci si annoiava.
Adesso va di moda tantissimo acquistare un quaderno puntinato e decorarlo, infatti tantissimi utilizzano un bullet journal illustrato al posto dell’agenda. Sapevi invece che esiste il Diario della Capra, un’agenda ideata da Vittorio Sgarbi e illustrata con capre disegnate da Sergio Staino? Ormai si inventano di tutto!

Ritorno alle origini!

Però ogni tanto è bello anche abbandonare il foglio elettronico, o la tavoletta o l’iPad e prendere il mano la cara vecchia matita, o la penna, e dare sfogo all’immaginazione. E adesso che sto rivoluzionando la mia vita (ti ho parlato, vero, di come sto ricominciando tutto da capo?)
Come quando si sarabocchiava durante le lunghe chiamate telefoniche. È così bello godersi momenti come questi! E quindi, “Caro diario”…
Scribble, scribble…
Mumble, mumble…

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